La produzione 2022 è stata buona sia in quantità che in qualità, ma l’elevata offerta nazionale ha generato un surplus di prodotto e un mercato altalenante sul quale ha inciso fortemente la siccità prolungata prima della raccolta e le alte temperature di tutto l’autunno che hanno afflitto il commercio, il consumo castanicolo e la riuscita delle tradizionali sagre del periodo.

In tal senso il clima preoccupa anche per il futuro, ma rimaniamo per ora all’attualità e diciamo che i prezzi di vendita quest’anno sono stati un vero tasto dolente. Fin dall’inizio si era ipotizzato che le quotazioni sarebbero state più basse del 2021 e si è temuto a lungo per il peggio.

Occorre però valutare bene: ci sono dei prezzi eccezionali in senso assoluto e ci sono dei prezzi eccezionali in senso relativo. A volte riuscire a pagare oltre i €4 il primo calibro viene percepito come un grande risultato e magari il mercato avrebbe consentito di più, ma non si è creata l’occasione o non c’è stato quel pizzico di fortuna che talvolta decide la differenza. Altre volte riuscire a pagare €3 al kg alla luce delle condizioni di mercato diventa un risultato ancora migliore rispetto ai quattro euro.

Vanno valutate, nel giudicare il risultato ottenuto, alcune cose fondamentali quali domanda, offerta, meteo, attacco dei parassiti e produzioni dei mercati concorrenti combinate con la nostra produzione, sia locale che nazionale.

Nel caso della stagione appena conclusa DOBBIAMO ritenerci MOLTO soddisfatti dei risultati ottenuti che, dalle indagini finora potute approfondire, non si sono realizzati altrove nella combinazione di prezzi, qualità del prodotto, quantità e percentuali di pezzatura o calibro fra le diverse fasce.

Come potete vedere, per approfondire l’andamento della campagna castanicola 2022 e per dare a tutti, soci e non, una informazione chiara, trasparente ed esaustiva, riportiamo il link a due articoli pubblicati dal sito www.myfruit.it ed una sintesi dei dati della produzione della Velinia i quali, trasformati in percentuali, descrivono ancora meglio quanto accaduto.

Nel primo articolo vediamo nel dettaglio cosa riferisce il nostro amico Davide della Porta circa quanto è successo in Campania che è l’area di maggiore produzione nazionale e consolidata capacità di commercio del prodotto castanicolo: grande quantità, ma scarsa qualità del prodotto e prezzi mediocri;

Nel secondo articolo, invece, Il Presidente della Velinia risponde alle domande di Marco Pederzoli, un giornalista specializzato nella produzione di frutta in guscio, circa quanto occorso nella Valle del Velino in una stagione così particolare e con una gestione che è stata difficile sia in Italia che negli altri mercati europei.

Alla fine della stagione il prezzo potuto realizzare per i conferitori è stato inferiore a quello di alcune delle passate stagione sia in termini di prezzi di picco che in termini di prezzo medio, ma l’analisi ponderata dei fattori di cui tenere conto, consente di affermare che è stato un successo maggiore di molte trascorse stagioni che avevano fatto segnare prezzi più alti.

Rimane un unico rammarico: la nostra Cooperativa Velinia potrebbe fare ancora meglio se riuscissimo a realizzare le condizioni per l’esportazione fuori dall’Italia, la quale dipende da tre condizioni essenziali che ancora non si sono realizzate: deposito di un marchio aziendale giuridicamente valido sul quale si sta concludendo il percorso, sterilizzazione con acqua calda e fredda di una rilevante quantità di prodotto, da farsi con macchinari di grande portata, e creazione di una rete di interlocutori commerciali all’estero che la Velinia non ha mai avuto e che risulta ancora dominata da consolidati commercianti all’ingrosso che continuano a lasciare poco spazio ai produttori.